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Sospensioni

SOSPENSIONI

Legenda prodotti OHLINS

Di seguito la lista completa delle sigle che caratterizzano i prodotti OHLINS, in modo che siano chiare la tipologia ed il tipo di regolazioni dell’ammortizzatore che state cercando.

I numeri 36 e 46 identificano il diametro del corpo (cilindro) dell’ammortizzatore.

Le sigle D e E identificano la tipologia di funzionamento;
D: sistema “De Carbon” olio e gas lavorano separati.
E: sistema lavora in emulsione, olio e gas “mischiati ” insieme, quest’ultimo viene montato su applicazioni più semplici in quanto meno efficente.

Di seguito la spiegazione delle sigle C B S R L  H P Q X:

  • C: amortizzatore provvisto di regolazione in compressione.
  • B: ammortizzatore con precarico molla idraulico integrato (senza tubo)
  • S: ammortizzatore provvisto di precarico idraulico con tubo.
  • R: ammortizzatore provvisto di regolazione in estensione.
  • L: ammortizzatore con interasse variabile.
  • H: ammortizzatore con vaschetta separatore collegata mediante tubo.
  • P: ammortizzatore con vaschetta separatore incorporata “Piggy back”.
  • Q: ammortizzatore  tipo PDS, doppio pistone intern(applicazione fuoristrada)
  • X: ammortizzatore provvisto di alte e basse velocità in compressione.

Ammortizzatori TTX, sono ammortizzatori di nuova generazione disponibili sia per le moto sportive di ultima generazione che per l’enduro.

La caratteristica principale consiste nel fatto che l’olio viene spinto e non più in parte laminato dal pistone principale, fatto che ha permesso di abbassare notevolmente la produzione di emulsione causata da cavitazione interna durante le forti accelerazioni dell’ammortizzatore. Inoltre la diminuzione di particolari interni e l’uso di un corpo più piccolo (36mm) ha portato ad un notevole risparmio di peso del mono.

Perchè rigenerare le sospensioni

Ad oggi nessuna casa produttrice di moto prevede la manutenzione periodica delle sospensioni bensì la loro sostituzione (forcelle escluse) che risulta essere particolarmente onerosa vista la complessità e la alta tecnologia dei componenti utilizzati.

La manutenzione di tali elementi, spesso complessa, consente un notevole risparmio di denaro.

Le sospensioni vanno trattate come elemento meccanico soggetto a normale usura e deterioramento (olio in primis) e risultano fondamentali assieme ai pneumatici al confort e sicurezza di guida.

L’olio presente negli ammortizzatori è quindi soggetto col passare dei kilometri a deteriorarsi perdendo quindi le proprie caratteristiche di viscosità che servono a lubrificare il cilindro lo stelo ed il pistone e per la laminazione tramite fori calibrati presenti sul pistone ed i relativi suoi pacchi lamellari atti a smorzare le frequenze indotte dal manto stradale al sistema elastico (molla).
Inoltre all’interno dell’ammortizzatore si forma con l’uso una emulsione (gas e olio) con conseguente formazione di schiuma che inficia al corretto funzionamento dell’effetto smorzante per il quale l’ammortizzatore è stato progettato.

Anche per le forcelle si consiglia una manutenzione periodica con sostituzione dell’olio e lavaggio dei particolari interni ogni 12/18mila km a seconda della tipologia di forcella , mentre per l’ammortizzatore posteriore la revisione è consigliata ogni 30mila km.
Per gli ammortizzatori posteriori doppi (stereo) si consiglia revisione ogni 20mila km in quanto essendo presente minor quantità di olio si deteriorano con maggior facilità.
Questi intervalli di di manutenzione fanno rifermento ad un uso normale del mezzo su strade pubbliche, è evidente che un uso più intenso e/o sportivo richiederà intervalli di manutenzione più frequenti qualora si intenda mantenere confort e sicurezza di guida.

Rigenerazioni sospensioni moto BMW

Gli ammortizzatori di primo equipaggiamento delle moto BMW, dotate o meno del sistema di regolazione elettronico che siano SHOWA, WHITE POWER ed anche le nuove SACHS DYNAMIC ESA con stelo da 15mm possono essere revisionate e riportate in piena efficienza in quanto rigenerabili.

Per gli scooter BMW serie C 600 C650 e C evo elettrico con ammortizzatori Sachs possono essere rigenerati e modificati nella risposta idraulica  sostituendo la piramide lamellare interna onde rendere la risposta alle asperità meno secca e conseguentemente migliorare il confort di marcia.

Anche gli ammortizzatori di primo equipaggiamento delle moto giapponesi HONDA SUZUKI KAWASAKI YAMAHA con poche eccezioni sono completamente rigenerabili.

Per il controllo e lo sviluppo delle tarature di ammortizzatori e forcelle disponiamo di un sofisticato banco prova sospensioni elettronico.